I COMUNISTI SIRIANI DOPO LA CADUTA DI ASSAD

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O FIGLI DEL GRANDE POPOLO SIRIANO!

Dichiarazione del Partito Comunista Siriano (Unificato)

Il nostro paese sta affrontando circostanze molto difficili e complesse dopo il crollo del precedente regime e il controllo delle forze di Hay’at Tahrir al-Sham sulla capitale, Damasco, dopo l’ingresso ad Aleppo, Hama e Homs. Fino ad oggi non è completamente chiaro quale sia il programma politico, economico e sociale dei nuovi governanti. Tuttavia, crediamo che importanti compiti ricadano sulle spalle dei partiti nazionali e delle organizzazioni della società civile. In cima a questi compiti c’è il lavoro con dedizione e sincerità per riportare la vita alla normalità e prevenire la diffusione del caos, portando alla stabilità del paese e alla sua transizione ponderata e sistematica verso uno stato civile che garantisca sicurezza, stabilità e dignità per tutti. Ciò richiede che le autorità competenti:

1.⁠ ⁠Raccolgano le armi e le attrezzature militari abbandonate per le strade, negli uffici e nelle istituzioni, e le restituiscano ai magazzini regolari.

2.⁠ ⁠Proteggano le strutture pubbliche e la proprietà privata da furti e violazioni.

3.⁠ ⁠Garantiscano il ritorno di tutti i lavoratori e i dipendenti ai loro posti di lavoro e rilancino l’economia in tutti i suoi settori.

4.⁠ ⁠Riaprano scuole e università e assicurino il ritorno degli studenti nelle scuole e università.

5.⁠ ⁠Forniscano i beni di prima necessità ai cittadini a prezzi ragionevoli e accettabili, in particolare il pane e gli alimenti di base.

6.⁠ ⁠Assicurino le necessità di vita come farmaci, elettricità, acqua e combustibili.

Il Partito Comunista Siriano Unificato non ha mai mancato in passato di fare sforzi sinceri per preservare la sovranità della Siria e soddisfare le richieste del suo popolo per la dignità e una vita migliore, e siamo stati – e lo siamo ancora – e rimarremo, fermi nelle nostre posizioni, basandole sull’amore per l’unità della patria e la sua integrità territoriale, e nel rispondere alle richieste del nostro popolo. Questo è ciò che stiamo facendo e continueremo a fare oggi, in questa fase pericolosa e delicata. Continueremo a lottare per:

1.⁠ ⁠Rimuovere le forze di occupazione straniere, in particolare quelle israeliane, americane e turche.

2.⁠ ⁠Continuare la lotta per ripristinare l’unità della terra e del popolo siriano.

3.⁠ ⁠Partecipare attivamente per portare il paese verso la sicurezza e la stabilità.

4.⁠ ⁠Lavorare per una Siria libera, indipendente e sovrana.

5.⁠ ⁠Promuovere una riconciliazione nazionale globale su tutta la geografia siriana.

Affermiamo che desideriamo una Siria futura libera, democratica e civile, unita nella terra e nel popolo, in cui si sviluppi un processo completo e bilanciato di sviluppo socio-economico finalizzato al miglioramento e allo sviluppo della vita delle masse lavoratrici, basato su una vasta alleanza nazionale che comprenda lo spettro politico, sociale ed etnico, garantendo i diritti politici e democratici per tutti i cittadini, indipendentemente dalle loro affiliazioni politiche, religiose, settarie, regionali ed etniche, in conformità con un nuovo contratto di cittadinanza (una nuova costituzione) che affermi la sovranità della patria e garantisca la dignità del cittadino.

Damasco, 9 dicembre 2024

2 pensieri riguardo “I COMUNISTI SIRIANI DOPO LA CADUTA DI ASSAD

  1. “Lavorare per una Siria libera, indipendente e sovrana”. Surreale, purtroppo: ora è un paese sotto totale occupazione. Probabile (e voluto) un futuro sul modello libico: caos e guerre per bande, petrolio saccheggiato da paesi stranieri. L’asse della resistenza è spezzato in due, ed Hezbollah resterà priva di armi e supporto.

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