LA “MARCETTA DEI PACIFINTI” di Agata Iacono

Scrivo perché sono allibita, esterrefatta e non so più se deprimermi impotente, piangere o urlare. Scrivo perché “mi scappa la diretta”, come diceva un mio carissimo compaesano da cui ho imparato tanto.

Sabato 21 settembre era la giornata internazionale per la Pace. Silenzio assordante (come si usa dire, anche se odio i luoghi comuni), su tutti i media e persino sul web. Ma come, si parla tanto di guerra mondiale incombente, di genocidio, di complicità dell’Italia e dell’Europa, di terrorismo, bombe, nucleare…e non c’è nessuno che si muova per rivendicare la volontà di Pace?

Sabato qualcosa in realtà è successo: circa 2.000 persone, (3.000 per gli organizzatori), si sono ritrovate ad Assisi per una marcetta in formato ridotto, “straordinaria” dicono gli organizzatori che, come da procedura standard (guerra o non guerra), programmano solo marce biennali. Infatti, fino a pochissimo tempo fa, non c’era alcun evento per la pace ad Assisi sulla piattaforma della Fondazione Perugiassisi per il 2024.

Solo a luglio è spuntata timidamente e volutamente in sordina una non meglio definita proposta di evento statico, un incontro, il 21 ad Assisi, che nei comunicati successivi (sempre sottovoce) si è trasformata in singolare “marcia” intorno alla stessa Assisi.

Pochi i presenti, molti bambini trasportati dalle scuole, alcuni parlamentari e le solite associazioni “pacifiste” che si fanno vedere una volta ogni due anni.

Non se n’è accorto nessuno.

Neppure i media.

Anzi, di marce per la Pace ce ne sono due, con piattaforme ben diverse, inconciliabili e incompatibili. Una si è svolta, appunto, sabato 21 settembre. L’altra sarà il 29 settembre sempre nella stessa location tradizionalmente simbolo emblematico delle marce pacifiste.

Un flop voluto o inaspettato?

Tra bandiere ucraine e palestinesi, spicca e domina la bandiera dell’Unione Europea….

Dopo le risoluzioni sulle armi dell’Unione Europea e il voto dell’Europarlamento giovedì, che ha praticamente decretato il via libera ad invadere la Russia, (una vera e propria dichiarazione di guerra suicida), la bandiera europea è il cacio sugli spaghetti alle sarde, emblematica della squallida incoerenza, dell’ipocrisia e della complicità di tutti i partiti dell’arco parlamentare italiano dell’area del “campo largo”.

Ricordiamo, poiché reperita iuvant, che il presidente della Commissione Permanente esteri al Senato, Vito Petrocelli, fu espulso dal Movimento 5 Stelle perché contrario all’invio di armi all’Ucraina, che allora indefessamente il partito di Conte sosteneva insieme al regime di Draghi…

Lo striscione “Prima di tutto la pace” era sorretto da una rappresentanza di 40 giovani che lavoreranno per un anno con gli organizzatori e che saranno preparati per diventare promotori di pace.

Un progetto finanziato dalla Unione Europea. La prossima marcia per la Pace sarà direttamente finanziata dalla NATO?

Presente Conte. Assente Schlein. Conte la sfida: “Sull’Ucraina trovi una sintesi dentro al Pd”. Questa la coraggiosa reazione dei “nostri paladini”.
Il PD ha votato perché non vi siano limiti nell’offensiva ucraina, con le nostre armi, i nostri soldi e, inevitabilmente, i nostri “addestratori”, in territorio russo.

Altro che sintesi, altro che platea scomoda. Una spaccatura insanabile.

Eppure, ignaro o gnorri, il presidente della Fondazione Lotti ci prova. Ha fatto appello, in chiusura di evento, per la costituzione di un intergruppo europarlamentare per la pace «Ci stiamo ragionando, ma non sarà facile costruirlo», dice Marco Tarquinio, eletto come indipendente nelle fila del Pd Tarquinio si è astenuto nel voto del Parlamento europeo sull’uso delle armi in territorio russo. Tranne lui e Strada (astenuti) tutto il PD ha votato a favore della guerra alla Russia. Di cosa parlano, allora? Ancora chiacchiere e distintivo. Ricordiamo che Tarquinio si era espresso contro la NATO. Ma prima delle elezioni europee.

Ma, c’è un ma….

E questo MA spiegherebbe perché questa iniziativa non è stata pubblicizzata neppure dai partiti che hanno aderito, neppure dalle associazioni che formalmente sventolano il vessillo arcobaleno.

Nessun appello ad aderire, nessuna organizzazione capillare per portare cittadini ad Assisi da tutta l’Italia.

Perché?

Perché questa marcia (o giro intorno ad Assisi) non era prevista .

Come testimoniano i portavoce di https://www.cittadiniperlapace.it/, che organizzano la marcia Perugia Assisi da aprile, capillarmente e con moltissimi video e appelli, la Fondazione Perugiassisi era stata interpellata rispetto ad una urgente, impellente, doverosa iniziativa da svolgersi appunto nel mese di settembre 2024.

La risposta è stata che, essendo l’iniziativa biennale, si confermava ottobre 2025 per una marcia della Pace, in concomitanza col Giubileo.

Poco importa se nel frattempo non rimarrà più nessuno per marciare…

Anche le autorità preposte, alla richiesta di autorizzazione per espletare la marcia, confermavano che non risultavano altre manifestazioni programmate per settembre.

Quindi Cittadini per la Pace, per motivi meramente organizzativi, hanno chiesto e ottenuto l’autorizzazione a svolgere la marcia nazionale per la Pace il 29 settembre.

Perché non unirsi, si chiedono in tanti?

Perché la piattaforma per il 29 è totalmente differente, incompatibile con una sfilata di facciata con il PD, le bandiere europee e gli appelli generalisti.

Così recita il Manifesto in calce al sito:
https://www.cittadiniperlapace.it/

PORTIAMO L’ITALIA FUORI DALLA GUERRA!
Assisi, 29 settembre 2024
Mai la situazione è stata così grave negli ultimi ottant’anni. Due guerre, cruente ed atroci, si combattono da tempo senza che se ne veda la fine. Anche nel nostro Paese, con la complicità di governo e opposizioni, il bellicismo sta dilagando come nelle altre società occidentali, specie in Europa. E le parole pace, diplomazia, negoziato, sembrano ormai espulse dal vocabolario dei media.
A Gaza il genocidio va avanti, nonostante la grande maggioranza delle nazioni abbiano riconosciuto la Palestina all’ONU. In Ucraina vengono inviate armi sempre più sofisticate, utili solo a far proseguire la guerra. Ma siccome anche queste non basteranno, già è partito il dibattito, aperto da Macron, sull’invio al fronte delle truppe di terra dei paesi della Nato.

Il baratro di una Terza Guerra Mondiale pienamente dispiegata è ormai davanti a noi. Tutte le persone che amano la pace, la giustizia e la fratellanza tra i popoli devono unirsi per agire al più presto. Il micidiale meccanismo della guerra può essere ancora fermato! Un grande movimento per la pace deve scendere in campo!
• Fermare la strage a Gaza!
• Riconoscere il diritto alla Pace di ogni Popolo!
• Sciogliere la NATO e tutte le Alleanze militari!
• Bloccare l’invio di armi all’Ucraina!
• Per un’Italia neutrale, libera e indipendente!
PORTIAMO L’ITALIA FUORI DALLA GUERRA!
Organizziamo una grande marcia nazionale ad Assisi il 29 settembre 2024

Cittadini per la Pace
www.cittadiniperlapace.it

Per l’adesione è sufficiente dare la propria adesione e disponibilità a partecipare: si stanno organizzando pullman da tutta Italia.

In ogni caso, se gli organizzatori del 21 settembre si sono mossi solo per “metterci il cappello”, perché  non potevano fare altrimenti, incalzati dall’iniziativa di cittadini per la pace, un piccolo risultato è stato già ottenuto.

Fonte: L’Antidiplomatico

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *