IL PROSSIMO COLPETTO DI STATO

Sua Santità Angelo Panebianco, dal soglio pontificio del Corriere della Sera, ci fa spesso dono delle sue liberali pillole di saggezza. En passant: sui crimini inenarrabili del liberalismo consigliamo la lettura della documentatissima Controstoria del Liberalismo del compianto Domenico Losurdo.

In un suo editoriale del 13 settembre, atteggiandosi a interventista profeta (di sventura), poiché è inevitabile che l’Italia entrerà nella terza guerra mondiale contro Russia e Cina, si dice sicuro che «entro pochi anni l’Italia sarà chiamata a dare vita ad una qualche grande coalizione, un governo di solidarietà nazionale».

In questa prospettiva Panebianco sostiene che “bisogna ridurre la frammentazione delle forze parlamentari”. Detto in parole povere: non solo va impedito che nuove forze politiche antagoniste entrino in Parlamento, le due coalizioni vanno epurate dalle loro ali estreme, quelle che hanno dichiarato che si metteranno di traverso alla partecipazione alla guerra. Il riferimento è evidente: i 5  Stelle e la Lega di Salvini-Vannacci.

E come si fa a ridurre la “frammentazione”? Essendo impraticabile (per ora almeno) mettere fuori legge tutti i dissidenti, dice che ci vuole una nuova legge elettorale che sia ancor più fortemente bipolare dell’attuale che faciliti, in vista della guerra, il blocco dei due poli di un “governo di unità nazionale”, un’Unione Sacrée ibrida e asimmetrica per la difesa armata dell’Occidente Collettivo.

Il tipo, che non è scemo e ne sa anzi una più del diavolo, ci dice che «nella cucina della politica italiana i cuochi stanno mescolando gli ingredienti che servono per cucinare una tale legge elettorale».

Nessun dorma!

Nelle segrete stanze, in vista del conflitto, stanno congegnando un altro colpetto di stato.

Un pensiero riguardo “IL PROSSIMO COLPETTO DI STATO

  1. Ma questo è fuori come un balcone! Il corriere della serva, da sempre oracolo del progressismo pernicioso, ci dà ancora una volta un assaggio di questo neofascismo in salsa “woke” grazie ad uno dei suoi tanti bardi prezzolati! Ci andrà lui o i suoi figli in guerra?

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