UN NUOVO PASSO AVANTI!

Moreno Pasquinelli apre i lavori della Conferenza Internazionale di Tangeri.

«Sono onorato di aprire questo importante incontro internazionale.

A nome del Coordinamento “Fermare la terza Guerra mondiale – Iniziativa Internazionale di Pace”, ringrazio tutti i presenti, delegati dai tanti paesi e diversi continenti, per partecipare a questa nostra Conferenza. Un grazie particolare va ai fratelli e compagni del Partito Socialista del Progresso del Marocco che ci ospitano ed hanno curato organizzazione e logistica.

Questo di Tangeri è il terzo incontro che facciamo, dopo il primo, fondativo, svoltosi a Roma nell’ottobre del 2023 e quello dedicato alla causa palestinese, svoltosi sempre a Roma nell’aprile del 2024.

Nella dichiarazione fondativa approvata per acclamazione il 28 ottobre 2023, vista la tendenza imperialistica a procedere verso una nuova grande guerra, stabilimmo che la lotta per la pace ed il sostegno alle resistenze popolari, fosse il dovere principale e per questo decidemmo di dare vita ad una rete internazionale permanente di coordinamento.

Sono passati meno di due anni dalla nostra nascita e dobbiamo porci una domanda fondamentale: i mutamenti avvenuti nella scena internazionale hanno smentito o confermato le ragioni della nostra esistenza?

Due a me sembrano i principali cambiamenti intervenuti negli ultimi due anni.

Il primo: la parziale e momentanea sconfitta della NATO in Ucraina da parte della Russia e dei suoi alleati, ciò che ha indebolito il blocco imperialistico NATO. Vediamo che malgrado la disponibilità di una tregua del nuovo governo americano, l’Unione Europea più il Regno Unito puntano alla rivincita e per questo stanno adottando un gigantesco piano di riarmo.

Il secondo: l’acutizzazione delle contraddizioni e dei conflitti nel Vicino Oriente, acutizzazione che potrebbe sfociare (ed è proprio questo ciò a cui si prepara l’entità sionista sotto la guida di Netanyahu) in una multipla e disastrosa guerra regionale, quella che i messianici sionisti chiamano Armageddon. Il genocidio in atto a Gaza è una prova lampante delle intenzioni strategiche del governo Netanyahu: una finale resa dei conti per dare vita alla cosiddetta “Grande Israele”.

Senza alcun dubbio i mutamenti accaduti dicono che avevamo visto giusto: l’umanità, a causa del rifiuto delle potenze imperialistiche di cedere il passo ad un nuovo ordine mondiale multilaterale e multipolare di nazioni davvero libere e sovrane, è già dentro una terza guerra mondiale asimmetrica e per tappe.

Di qui la conferma della nostra decisione di costituirci come rete internazionale poiché fermare l’escalation verso la terza guerra mondiale, quindi sostenendo le resistenze popolari ed i movimenti per la pace sono i due compiti fondamentali di questo periodo storico.

Ma a che punto siamo riguardo alla costruzione della di una rete Internazionale per la pace e antimperialista? Abbiamo fatto modesti passi avanti, troppo poco rispetto a quello di cui c’è bisogno.

Mi auguro che questo nostro terzo incontro ci faccia compiere, grazie al contributo di tutte le delegazioni e le forze presenti, un altro passo avanti, spero più grande ancora di quelli sin qui compiuti.

Non scoraggiatevi se i nostri nemici sono ancora molto potenti, non arrendetevi davanti ai colpi che ci porteranno, non demoralizzatevi davanti all’enormità della nostra impresa. Ricordiamoci cosa disse Mao Zedong: “La vittoria strategica è la risultante di una serie di sconfitte tattiche”. Come ci mostrano pur in contesti molto diversi il popolo gazawi e quello russo non c’è nessuna vittoria senza grandi sacrifici. C’ è bisogno di tutta la nostra intelligenza politica, volontà e determinazione.

Buon lavoro!»

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