L’AMICO HANNOUN È INNOCENTE di Moreno Pasquinelli

Nella foto sopra insieme a Mohammed Hannoun (al centro) a Piazza San Pietro, il 25 dicembre 2023

«Sono affranto dalla notizia dell’arresto del patriota palestinese e grande amico Mohammad Hannoun. Numerose le occasioni in cui Hannoun ha partecipato in Umbria alle mobilitazioni di solidarietà con Gaza e con il martoriato popolo palestinese.
Tra le accuse altisonanti con cui gli hanno tolto la libertà, una è figlia della più crudele perfidia: avrebbe dirottato i soldi destinati agli aiuti umanitari per sostenere l’ala militare di HAMAS.
Le autorità italiane non nascondono di avere subito pressioni da parte dei governi israeliano e americano. Per gli USA e Israele l’Organizzazione Non Governativa di Hannoun sarebbe infatti un gruppo di terroristi mascherati.
Io sono invece assolutamente certo della sua innocenza, e non ho dubbi che lo saprà dimostrare.
Da molti mesi Hannoun era disperato, ci diceva che i tanti beni da lui inviati a Gaza erano bloccati dall’esercito israeliano al valico di Rafah. Di che beni stiamo parlando? Di ingenti quantità di viveri, di materassi, di tende, di medicinali e indispensabili apparecchiature medicali, di attrezzi per scavare e rimuovere le macerie dei bombardamenti.
La verità è che Israele vuole impedire ogni aiuto ai gazawi. Ben 41 organizzazioni non governative che operano sul campo a Gaza, tra cui Oxfam e Medici senza Frontiere, hanno accusato Israele di “aver violato gli accordi della tregua respingendo ben 99 richieste di aiuti”. Israele ha poi impedito a 17 ONG internazionali l’ingresso.
Affinché la verità si faccia strada ho dato la mia immediata adesione al Comitato Nazionale per la Liberazione di Mohammad Hannoun. Non lasceremo solo chi è vittima di un’ingiustizia. Aiutare un popolo martirizzato non è un crimine, ma un dovere. L’umanità tutta sa che il vero criminale è il governo israeliano».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *