“Un popolo senza terra per una terra senza popolo”.
Questo il paradigma con cui il sionismo ha giustificato l’occupazione coloniale della
Palestina e la creazione di Israele.
Ma non era affatto spopolata la Terra Santa, ed infatti i palestinesi che l’abitavano, musulmani e cristiani, vennero massacrati, segregati e deportati per fare posto ai coloni sionisti (Nakba).
Può forse considerarsi popolo una moltitudine sparpagliata solo in virtù di una comune fede religiosa?
Il sionismo si è spinto oltre, ha inventato il mito del diritto divino ebraico sulla Palestina, di qui la natura teocratica e militarista dell’entità sionista, i suoi presupposti ideologici suprematisti e razzisti, il sistema dell’apartheid.
Ma sionismo non equivale ad ebraismo, e chi lo afferma lo fa al solo scopo di equiparare antisionismo ad antisemitismo.
L’annientamento della Resistenza, ovvero la cancellazione del popolo palestinese, non sazierà il mostro sionista, lo incoraggerà a realizzare il suo scopo finale, la Grande Israele.
Il sionismo non è solo una catastrofe per la Palestina e una maledizione per l’ebraismo, è una minacciosa sciagura per tutta l’umanità.
Nessuno sia complice!
Convegno internazionale – Roma 25 Ottobre 2025
Info e Prenotazione
nosionismo@frontedeldisssenso.it
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Tel: 376 254 4625
INTERVENGONO
Angelo D’Orsi
Moni Ovadia
Alberto Bradanini
Moreno Pasquinelli
Ilan Pappe (Israele)
Ali Fayyad (Libano)
Mansouri Abdelillah (Marocco)
Yosef Makki (Arabia Saudita)
Haim Bresheet (Gran Bretagna)
Rabbi Yisroel D. Weiss (Stati Uniti)