“Esodo biblico”. L’analogia non è proprio calzante, viste le spaventose dimensioni.
Qui stiamo parlando di almeno 300mila gazawi che si sono messi in marcia coi loro bagagli ed i loro stracci per tornare alle loro case verso il nord della Striscia, pur sapendo che esse sono quasi sicuramente state rase al suolo dalla furia sionista.
Davanti a questo Calvario facciamo nostre le parole di Carlo Marx: “Se uno volesse comportarsi come un bue, potrebbe naturalmente volgere le spalle alle pene dell’umanità e preoccuparsi solo della propria pelle”.
Non solo c’è troppa gente che pensa unicamente ai fatti propri; ci sono carogne che non provano alcuna pietà e si dicono scandalizzati alla vista di palestinesi che marciano gioiosi in barba ai carri armati israeliani posizionati ai margini della strada.
Questi farisei non riescono a digerire la lezione di dignità e fierezza che gli viene da un popolo che malgrado l’assedio genocida, ha vinto la battaglia della terra. Gaza non è stata espugnata.