NO AL LAVAGGIO DEL CERVELLO di Paolo Sensini

Per cancellare le tracce del genocidio in Palestina (e non solo) hanno approntato un bel programma di lavaggio del cervello degli italiani a 180 gradi che, in pieno stile sovietico, non a caso chiamano Piano quinquennale.

“Il Consiglio dei Ministri ha infatti approvato un aggiornamento della Strategia nazionale per la lotta contro l’antisemitismo – scrivono gli eletti -, un piano quinquennale (2025-2029) elaborato da un gruppo di lavoro guidato dal Coordinatore nazionale, il generale Pasquale Angelosanto, e con la partecipazione di rappresentanti delle comunità ebraiche (UCEI, UGEI, CDEC, IHRA), della Presidenza del Consiglio, dei Ministeri competenti e del mondo accademico”.

Ma non è finita qui. “La strategia si concentra su cinque aree chiave: ricerca e analisi del fenomeno, formazione, memoria, sicurezza e monitoraggio del web. ‘Il documento è stato predisposto per affrontare in modo organico e strutturato la lotta contro l’antisemitismo’, si legge nella nota del Consiglio dei Ministri.

Grande attenzione viene posta sulla formazione, che sarà implementata nelle scuole di ogni ordine e grado, nelle università, nel mondo dello sport e del lavoro, includendo anche la Pubblica Amministrazione. Particolare attenzione sarà dedicata alla cultura della memoria, con l’organizzazione di percorsi e commemorazioni promosse dal ministero della Cultura e da altri enti, coinvolgendo i ministeri interessati e le istituzioni culturali. ‘La valorizzazione della memoria è fondamentale per prevenire il ripetersi di simili tragedie’, sottolinea il comunicato.

La strategia prevede inoltre misure per garantire la sicurezza delle comunità ebraiche e promuovere la conoscenza delle loro attività. Infine, un focus specifico è rivolto alla dimensione digitale, con l’obiettivo di contrastare la diffusione dell’antisemitismo online. Per questo, la strategia prevede la collaborazione con altri Stati, la Commissione europea, i grandi gestori del web e le istituzioni che si occupano di monitoraggio e formazione nel settore. ‘L’attenzione alla dimensione digitale è cruciale per contrastare l’odio online’, conclude la nota”.

Insomma la casta degli “eletti” e i suoi lacchè stanno costruendo un vero e proprio fortilizio per contrastare chiunque abbia qualcosa da eccepire sul loro status speciale e sulle loro pratiche tribali.

Il tutto, naturalmente, a spese vostre!

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