GAZA: I NUMERI DEL GENOCIDIO CULTURALE di Terra e Liberazione*

LO STERMINISMO SIONISTA punta ai CERVELLI PALESTINESI.

La Guerra genocidaria che l’Entità sionista conduce da decenni allo sradicamento del Popolo palestinese non lo vedono solo i ciechi, gli ipocriti e i sonnambuli.

Uno degli obiettivi più cinici e meno noti della Guerra genocidaria è quello che l’ONU definisce scolasticidio: la distruzione sistematica di scuole e università. Per i 90.000 studenti universitari di Gaza, ancora Vivi, l’Avvenire non esiste. Ecco un primo elenco delle Università devastate al 16 maggio 2024.

– Università islamica di Gaza. L’Università Islamica, la più antica istituzione accademica di Gaza, è stata fondata nel 1978 e ha tenuto le sue prime lezioni in tende. Nel 2023 contava più di 17.000 studenti. Le forze israeliane hanno distrutto il campus nella notte del 10 ottobre dopo aver dichiarato che l’università produceva armi. Non è stata fornita alcuna prova delle accuse. Non è la prima volta che l’università viene colpita dalle forze israeliane: era stata danneggiata durante gli attacchi aerei del 2008-2009 e del 2014.

– Università Al-Israa. La più giovane tra le università di Gaza, è stata fondata nel 2014. Quest’anno avrebbe dovuto celebrare il suo 10° anniversario con l’apertura di un museo dedicato alla storia e alla cultura palestinese. L’edificio principale è stato occupato per 70 giorni dai soldati israeliani e poi distrutto con esplosivi il 17 gennaio.

– Università Al-Quds. La Al-Quds Open University è stata fondata dall’Organizzazione per la liberazione della Palestina (OLP) nel 1991. Al suo apice contava 60.000 studenti, con 19 sedi fra la Cisgiordania e la Striscia di Gaza, che ne facevano la più grande università diffusa della Palestina. Le forze israeliane hanno fatto della sede di Gaza un accampamento militare, per poi bombardarla il 15 novembre.

– Università Al-Azhar. L’Università Al-Azhar è stata fondata nel 1991 durante la Prima Intifada, in ottemperanza di un decreto del leader palestinese Yasser Arafat volto a istituire un’università nazionale palestinese. Al suo apice aveva 12 facoltà e 17.000 studenti. Il 6 novembre le forze aeree israeliane hanno bombardato il campus, che si trova a sud di Gaza City.

– Politecnico della Palestina. Situato a Deir el-Balah, il Palestine Technical College è stato fondato nel 1993 e di norma accoglieva 1.800 studenti. Adesso è diventato un rifugio per i palestinesi costretti a lasciare le loro case.

– Istituto Universitario di Scienze Applicate. L’University College of Applied Sciences (UCAS) è stato fondato nel 1998. Il suo campus principale si trova a Gaza City e nel 2023 contava 8.500 studenti. L’UCAS comprendeva un incubatore di start-up no-profit finanziato da donatori che sosteneva gli imprenditori della Striscia di Gaza. Il 22 gennaio le forze israeliane hanno bombardato il campus, che in quel momento ospitava famiglie palestinesi sfollate.

– Università della Palestina. L’Università della Palestina è stata fondata nel 2005 ad al-Zahra, a sud di Gaza City, come istituzione privata per l’istruzione superiore. È stata utilizzata per ospitare le famiglie sfollate durante la guerra. Il 17 gennaio Israele ha fatto esplodere più di 300 mine sugli edifici dell’università.

– Università Al-Aqsa. Nel 1955, quando Gaza era sotto amministrazione egiziana, fu fondato a Gaza City un istituto per la formazione degli insegnanti. Nel 1991 fu trasformato in Istituto Statale per la Formazione, prima di essere ribattezzato Università Al-Aqsa nel 2001. Nel 2022 aveva 32 laboratori e 26.000 iscritti. Il 22 gennaio le forze israeliane hanno bombardato la sede dell’università, che in quel momento era un rifugio per gli sfollati.

– Università di Gaza. L’Università di Gaza è stata fondata nel 2006 a Gaza City e aveva 10 facoltà, tra cui giurisprudenza, scienze della formazione e scienze informatiche. È stata distrutta a dicembre da un attacco aereo israeliano.

– Facoltà di Scienze Agrarie Hassan II. La Facoltà Hassan II di Scienze Agrarie e Ambientali è stata fondata nel 2015 a Beit Hanoun dal re Mohammed VI del Marocco con una donazione di 7,8 milioni di dollari. Faceva parte dell’Università Al-Azhar. È stata distrutta dalle forze israeliane a dicembre.

– Università Dar al-Kalima. Il Centro di Formazione di Gaza dell’Università Dar al-Kalima è stata inaugurata nel marzo 2020 per offrire una formazione professionale ai potenziali artisti e opportunità ai giovani di talento. Ha ospitato laboratori e mostre di fotografia, videografia, pittura e scultura, oltre a concerti e trasmissioni radiofoniche di musica tradizionale e popolare palestinese. Dopo l’attacco di Israele a Gaza del maggio 2021 il Centro ha fornito terapia artistica ai bambini che avevano subito traumi. Nel marzo 2024, durante la settimana santa di Pasqua, le forze israeliane l’hanno distrutto.

Il 16 maggio le autorità di Gaza hanno pubblicato un elenco di oltre 100 accademici e ricercatori che sarebbero stati uccisi dalle forze israeliane dall’inizio della guerra. L’elenco, divulgato in Europa dall’agenzia France Presse, è stato pubblicato dall’Association des Universitaires pour le Respect du Droit International en Palestine (AURDIP).

Si tratta di un documento prezioso, al momento disponibile solo su pochissimi siti d’informazione, che consente di fare una prima stima dell’enorme distruzione di vite umane e di conoscenza che la guerra sta comportando. Riporto qui di seguito solo i primi trenta nomi.

  1. Dr. Sufyan Tayeh – President of the Islamic University of Gaza
  2. Dr. Saeed Al-Badda – President of the University College of Applied Sciences
  3. Dr. Tayseer Ibrahim – Dean of the Faculty of Sharia and Law at the Islamic University
  4. Dr. Ibrahim Al-Astal – Dean of the Faculty of Education at the Islamic University
  5. Dr. Muhammad Eid Shabeer – former President of the Islamic University
  6. Dr. Mahmoud Abu Duff – Professor of Fundamentals of Education at the Islamic University
  7. Dr. Khitam Al-Wasifi – Professor of Physics at the Islamic University
  8. Dr. Omar Farwana – Assistant Professor at the Faculty of Human Medicine at the Islamic University
  9. Dr. Osama Al-Muzaini – former Palestinian Minister of Education
  10. Dr. Ahmed Abu Absa – Dean of the College of Engineering at the University of Palestine
  11. Dr. Ahmed Al-Dalu – Dean of the Faculty of Medicine and Health Sciences at the University of Palestine
  12. Dr. Adham Hassouna – Lecturer at the Faculty of Mass Communication at Palestinian universities
  13. Dr. Ahmed Al-Qara – Information Technology lecturer and university academic
  14. Dr. Nesma Abu Shaira – Professor of Fine Arts at Al-Aqsa University
  15. Dr. Abdel Nasser Al-Saqqa – Professor of Geography at Al-Aqsa University
  16. Dr. Nidal Qaddoura – Professor of Biology at Al-Aqsa University
  17. Dr. Wissam Issa – Professor of Geography at Al-Aqsa University
  18. Dr. Fadl Abu Hin – Professor of Psychology at Al-Aqsa University
  19. Dr. Jihad Al-Masry – Director of Al-Quds Open University in Khan Yunis
  20. Dr. Nahed Al-Rafati – Professor of Hebrew Language at Al-Azhar University
  21. Dr. Refaat Al-Arair – Professor of English Language at the Islamic University
  22. Dr. Amin Al-Bahtiti – Professor of Dentistry at Al-Azhar University
  23. Dr. Islam Haboush – Professor of Modern History at Palestinian universities
  24. Dr. Medhat Saidam – Professor of Burn Medicine and one of the most prominent surgeons in Gaza
  25. Dr. Naeem Baroud – Dean of the Faculty of Arts at the Islamic University
  26. Dr. Izzo Afaneh – Deputy Dean of the Faculty of Education at the Islamic University
  27. Dr. Salem Abu Makhada – Professor of Comparative Islamic Jurisprudence at the Islamic University
  28. Dr. Muhammad Bakhit – Professor of Doctrine and Contemporary Doctrines at the Islamic University
  29. Dr. Tariq Thabet – Professor of Information Technology at the University College
  30. Dr. Shaher Youssef Yaghi – Professor of Psychology at the Islamic University
  31.  

* Fonte: Terra e Liberazione

Un pensiero riguardo “GAZA: I NUMERI DEL GENOCIDIO CULTURALE di Terra e Liberazione*

  1. 13 Settembre 2024
    SERVONO 90mila BORSE di STUDIO per i GIOVANI UNIVERSITARI di GAZA!.
    LO STERMINISMO SIONISTA punta ai CERVELLI PALESTINESI. Salvarli è il minimo.

    La secolare Guerra genocidaria che l’Entità sionista conduce da decenni per lo sradicamento del Popolo palestinese non la vedono solo i ciechi, gli ipocriti e i Sonnambuli.

    Uno degli obiettivi più cinici e meno noti della secolare Guerra genocidaria è quello che l’ONU definisce scolasticidio: la distruzione sistematica di scuole e università.

    Si stima che almeno 625mila studenti non abbiano più accesso all’istruzione.

    In particolare, per i 90.000 studenti universitari di Gaza, ancora Vivi, l’Avvenire non esiste. E la loro formazione professionale è decisiva per l’Avvenire del Popolo palestinese.

    Proponiamo –sotto l’egida della UNRWA (United Nations Relief and Works Agency for Palestine Refugees) – alle Università europee e alla stessa UE, di attivare –con programmi di accoglienza e borse di studio- nel quadro di un “Erasmus+” straordinario- un Corridoio umanitario aperto a quante e quanti giovani palestinesi vogliano accedervi.

    Ecco un primo elenco delle Università devastate (al 16 maggio 2024). Molte di queste università avevano programmi di scambio, come l’Erasmus+, con università italiane, dalla Sapienza a Ca’ Foscari.

    @Catania, 13/9/2024. La Comunità TerraeLiberAzione.

    REPORT. – http://www.terraeliberazione.net

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